Le prime elezioni presidenziali post-accordo di pace, tenutesi domenica 27 maggio, inquadrano molti dei sentimenti al momento maggiormente presenti all’interno della società colombiana. Forte disappunto nei confronti dell’operato del Presidente uscente Juan Manuel Santos e generale malcontento per il trattamento riservato agli ex membri delle Farc, considerato eccessivamente morbido, hanno spinto il candidato conservatore Ivan Duque al 39%, poco meno del minimo necessario a vincere al primo turno (50%). Il candidato progressista ed ex guerrigliero Gustavo Petro, già sindaco di Bogotá, si è dovuto accontentare del 24%, distanziando di un solo punto il candidato moderato Sergio Fajardo.
Il ballottaggio, fissato per il prossimo giugno, vede al momento favorito il discepolo politico di Álvaro Uribe, Duque. Le uniche possibilità di Petro, militante del fu Movimiento 19 de Abril, sono vincolate all’eventualità che i moderati facciano un passo indietro.