Vostok-2018, l’esercitazione che avrà luogo a settembre sarà la più grande manovra degli ultimi 37 anni. L’evento coinvolgerà circa 300.000 soldati, oltre 1.000 aerei e veicoli aerei senza equipaggio. Parteciperà anche la Cina.
L’esercitazione, denominato Vostok-2018 (Est-2018) si svolgerà nei distretti militari russi centrali e orientali dall’11 al 15 settembre, coinvolgendo più di 300,000 soldati, più di 1000 aerei da combattimento, 2 flotte navali, e l’intera aviazione russa, secondo quanto dichiarato da Shoigu.
“Immaginate 36,000 carri armati e veicoli blindati muoversi allo stesso tempo”, ha aggiunto il ministro della difesa, affermando che “tutto verrà testato in condizioni quanto più simili possibili a quelle di un conflitto”. Vostok-2018 sarà la più ambiziosa esercitazione militare sin da Zapad-81, alla quale parteciparono l’Unione Sovietica e gli altri Paesi del Patto di Varsavia, ha infine affermato Shoigu.
Secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, tale addestramento è necessario al fine di assicurare lo sviluppo delle capacità militari russe dato “l’attuale contesto internazionale, il quale ha spesso promossa una postura aggressiva e affatto amichevole nei confronti del nostro Paese”.
Se dal lato occidentale, la Russia si trova a dover fronteggiare la NATO, al contrario Mosca non deve confrontare alcuna minaccia considerevole lungo il confine orientale. Negli ultimi anni anzi, la Russia ha cercato di sfruttare tale area per mettere in mostra il suo desiderio di migliorare i rapporti con la Cina, sebbene Mosca rischi di dover svolgere il ruolo di junior partner in una tale alleanza – dato il minor sviluppo economico e il divario demografico fra i due Paesi.
Proprio la partecipazione di un contingente militare cinese rappresenta la novità più importante di Vostok-2018. Come afferma Alexander Gabuev, che si occupa di Cina per il Carnegie Moscow Center, ‘la Cina era vista come una potenza minaccia o un obiettivo in esercitazioni come Vostok’.
Tuttavia, aggiunge Gabuev, le truppe cinesi che prenderanno parte all’esercitazione saranno tutte concentrate nel campo di addestramento di Tsugol, non lontano dal punto in cui i confini di Cina, Russia e Mongolia si incontrano. Questo potrebbe permettere a un altro contingente russo dislocato in altra sede di prepararsi per un eventuale attacco a Pechino.
L’importanza della partecipazione cinese in tale addestramento è confermata anche da Peskov, il quale sottolinea come essa renda evidente a tutti ‘la crescita della cooperazione fra Mosca e Pechino in tutti i settori’.
di Antonio Schiavano