L’ottavo Forum Mondiale sull’acqua, svoltosi tra il 18 e il 23 marzo nella città di Brasilia, è stata l’occasione durante la quale i ministri dell’ambiente di Bolivia, Brasile e Paraguay hanno trovato un accordo sulla gestione e la conservazione del Pantanal, l’area umida più grande del mondo, situata tra il Mato Grosso e il Mato Grosso do Sul, al confine tra i tre Paesi.
Il 22 marzo, nell’ambito del dialogo sui processi regionali, è stata infatti firmata la Dichiarazione per la conservazione sostenibile e lo sviluppo del Pantanal, per la quale erano state poste le basi alla dodicesima Conferenza delle Parti della Convenzione di Ramsar, trattato che si occupa della conservazione e della gestione degli ecosistemi delle zone umide di importanza internazionale, svoltasi in Uruguay nel 2015.
Gli accordi prevedono l’applicazione di incisive politiche di controllo dell’inquinamento, di un impiego più sostenibile delle risorse idriche, nonché della trasformazione dei metodi di produzione. Le misure ritenute necessarie a garantire la salvaguardia dell’area sono state pensate mantenendo centrale la questione del rispetto per gli abitanti indigeni locali.
Secondo il ministro boliviano dell’ambiente e dell’acqua Carlos René Ortuño Yañez: “Questo giorno sarà ricordato come un esempio di fratellanza, solidarietà e altruismo. Oggi, i nostri tre Paesi hanno dimostrato al mondo che la nostra regione è leader nella prevenzione dei problemi e nell’azione a favore della protezione degli ecosistemi.”
Di: Riccardo Stifani