Numerosi Capi di Stato, politici, organizzazioni internazionali e giovani si sono riuniti a Bruxelles il 5 e 6 giugno per le Giornate Europee dello Sviluppo (European Development Days – EDD), il principale forum europeo sulla cooperazione internazionale organizzato ogni anno dalla Commissione europea.
Temi centrali di quest’anno sono stati l’uguaglianza di genere, l’empowerment femminile e la partecipazione delle donne allo sviluppo sostenibile. Come ha infatti dichiarato il Presidente della Commissione Junker, “non può esserci sviluppo sostenibile se la metà della popolazione mondiale non è coinvolta. Abbiamo bisogno [..] della leadership delle donne in tutti gli ambiti della vita, sia in Europa che nel mondo.“
L’Ue ha fatto del contrasto alla violenza contro le donne una delle sue priorità in ambito di sviluppo e cooperazione internazionale, stanziando 500 milioni di euro per la Spotlight Initiative, un’iniziativa congiunta con le Nazioni Unite per fermare la violenza di genere, e lanciando #HerStoryOurStory, una campagna di sensibilizzazione anch’essa congiunta con l’ONU.
Questo perché combattere la violenza di genere non è solo per una questione di diritti, ma anche uno dei cardini per raggiungere i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile stabiliti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione globale sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi dell’ONU.
Le donne sono infatti attori cruciali nella prevenzione e risoluzione dei conflitti, nella riconciliazione post bellica, nella tutela dell’ambiente e più in generale per promuovere uno sviluppo sostenibile.
Quest’ultimo, come obiettivo della cooperazione internazionale, ha anche delle implicazioni in politica internazionale. Non a caso le Giornate Europee dello Sviluppo 2018 hanno anche fornito il forum per bilaterali politici e per la firma di alcuni accordi, con grande focus sull’Africa.
Il Commissario per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale, Neven Mimica, ha infatti firmato un nuovo accordo di sostegno al Burkina Faso, insieme al presidente Kaboré, per 50 milioni di euro per la sicurezza e lo sviluppo del Paese africano, e un nuovo pacchetto di assistenza da 27 milioni di euro per la Liberia, firmato insieme al Ministro delle finanze liberiano Samuel D. Tweah.
Il giorno prima degli EDD, Federica Mogherini, Alto rappresentante UE per gli affari esteri, aveva incontrato il Presidente del Rwanda Paul Kagame, attualmente Presidente anche dell’Unione Africana. Al centro dell’incontro il rinnovato sostegno europeo all’Unione Africana e la situazione in Repubblica democratica del Congo, Burundi e Repubblica centrafricana.
Il giorno dopo gli EDD, invece, la Commissione Europea ha ospitato una conferenza di alto livello sul lavoro e la crescita nell’Africa Occidentale, per promuovere la crescita economica nell’area, sostenere i giovani locali, che costituiscono la maggioranza della popolazione, affinché possano costruirsi un futuro nei Paesi d’origine senza essere costretti a migrare.
di Samantha Falciatori