di Christian Piscopo
Whatsapp, la nota applicazione di messaggistica istantanea per smartphone, è stata bloccata in Brasile per alcune ore, e c’entrano le pressioni della lobby delle compagnie telefoniche nazionali brasiliane. Il provvedimento, che doveva durare 48 ore, è stato annullato poiché “irragionevole” da un altro giudice, che ha ristabilito le comunicazioni tramite l’applicazione.
La decisione. Il giudice Sandra Regina Nostre Marques del tribunale di San Bernardo do Campo, dello Stato di San Paolo, ha ordinato giovedì 17 dicembre la chiusura temporanea di Whatsapp, ufficialmente perchè questa si era rifiutata di divulgare dati personali nell’ambito di un’indagine penale per traffico di droga; in realtà i motivi sarebbero altri.
Secondo alcuni, questa decisione deriva anche dalle pressioni che, fin dall’estate scorsa, alcune compagnie telefoniche nazionali hanno fatto sul governo. WhatsApp è accusata infatti dalle Telco brasiliane di essere la principale causa della diminuzione dei contratti telefonici stipulati nel paese, «pirateria pura».
Il Brasile on-line. Whatsapp, con circa 93 milioni di utenti, è l’applicazione più usata in Brasile. Secondo Techcrunch è scelta dal 93% della popolazione brasiliana dotata di una connessione internet ed è piuttosto popolare tra i giovani oltre che diffusa tra le classi meno agiate, che preferiscono utilizzare la messaggistica gratuita e il servizio vocale dell’app per comunicare. Secondo Techcrunch i brasiliani passano il doppio del tempo degli americani sui social media.
Basta dare un’occhiata sui profili Facebook degli utenti brasiliani per vedere con quanta indignazione, affiancata da una buona dose di satira, è stata accompagnata la vicenda. Molti si sono già mobilitati per aggirare l’ostacolo creando una rete virtuale privata che simula una connessione di un altro paese così da poter continuare a utilizzare liberamente l’applicazione.
Le reazioni. Jan Koum, l’amministratore delegato di Whatsapp ha commentato su Facebook «Siamo delusi della decisione miope di vietare l’accesso a Whatsapp, uno strumento di comunicazione da cui dipendono tanti brasiliani, e tristi di vedere che il Brasile si isola dal resto del mondo».
Ricordando che Whatsapp è di proprietà di Facebook, il fondatore e amministratore delegato di quest’ultima, Mark Zuckenberg, si è così espresso riguardo alll’accaduto: «Questo è un giorno triste per il Brasile. Fino ad oggi il paese è stato alleato nella creazione di una rete internet aperta […] sono sbalordito che i nostri sforzi per proteggere i dati della gente si traducano in una decisione così estrema di un giudice, che punisce ogni persona che in Brasile usa WhatsApp, speriamo che i giudici ci ripensino».
Tonight, a Brazilian judge blocked Whatsapp for more than 100 million people who rely on it in her country.We are…
Posted by Mark Zuckerberg on Giovedì 17 dicembre 2015
Ma non è finita qui, Zuckenberg ha invitato gli utenti brasiliani a fare appello al governo lanciando gli hashtag #ConnectBrazil #ConnectTheWorld.
WhatsApp is now back online in Brazil! Your voices have been heard and the block has been lifted. Thank you to our…
Posted by Mark Zuckerberg on Giovedì 17 dicembre 2015
Il risultato. Dopo il fervore mediatico, su social e mass media, intorno alle 12.30 – ore di Brasilia – il giudice Xavier de Souza, dell’undicesima Sezione della Corte di San Paolo, ha ribaltato il provvedimento, determinando lo sblocco immediato di Whatsapp in tutto il Brasile.