Il Global Enabling Trade Report 2016 prende in esame 136 economie in tutto il mondo, classificandole in base a quanto siano favorevoli alla libera circolazione delle merci. Ecco i risultati.
Mentre in Europa si discuteva degli accordi commerciali con il Canada e gli Stati Uniti, molti paesi asiatici hanno fatto passi da gigante nel ranking del commercio mondiale, come emerge dal recente Global Enabling Trade Report 2016, pubblicato dal World Economic Forum e da Global Alliance for Trade Facilitation.
Lo studio in questione è una valutazione di quanto, nei diversi paesi, le istituzioni, le politiche, le infrastrutture e i servizi facilitino la libera circolazione delle merci.
Per certi versi, le elevate barriere all’ingresso e i costi commerciali proibitivi sono ancora una ingiustizia su scala planetaria, impedendo a milioni di persone di beneficiare dei vantaggi del commercio internazionale. Ciò è soprattutto vero per le comunità rurali, i giovani e le donne e, in particolare, nei mercati emergenti più grandi.
L’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno iniziando a chiudersi verso il commercio internazionale, mentre la cosiddetta zona ASEAN (Association of South-East Asian Nations), che comprende Singapore, Indonesia e Filippine, è sempre più aperta verso le grandi economie occidentali.
Dall’esame dei dati disponibili, traspare chiaramente come l’ASEAN stia diventando una potenza economica sempre più integrata nell’economia globale.
Tuttavia, la Top10 dei paesi con la maggior libertà di circolazione delle merci è ancora dominata dai paesi europei.
I primi dieci paesi della graduatoria, rappresentano soltanto il 3% della popolazione mondiale, mentre più della metà della popolazione vive nei paesi classificati nella parte inferiore della graduatoria. La Cina, per esempio, uno dei paesi più popolosi del mondo, è classificata soltanto in sessantunesima posizione.
Il leader della classifica si conferma, per il quinto anno consecutivo, Singapore il cui mercato interno è considerato come uno dei più aperti del mondo, dove il 99,7% delle merci che entrano nel paese sono duty free.
Sorprendentemente, non ci sono tra le prime dieci posizioni della classifica economie avanzate quali la Svizzera (undicesima posizione) e gli Stati Uniti (ventiduesima posizione).
L’Italia si classifica soltanto in 36° posizione (score 4,9), appena davanti alla Malesia e subito dopo Taiwan. Purtroppo, il trend rispetto agli anni precedenti è discendente.
Il fanalino di coda della graduatoria è il Venezuela, con uno score di 2,9 (136° posizione).
Potete leggere questo articolo grazie alla collaborazione con il magazine online metallirari.com
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